Il fumetto è approdato a Castel Guelfo. A Palazzo Malvezzi Hercolani si è tenuto sabato e domenica scorsi “Guelfo Comics” che ha attirato l’attenzione di un discreto numero di appassionati, in particolare durante la presentazione del libro “La pagina bianca”, curato da Gabriele Bernabei, vero deus ex machina della manifestazione, animato da una passione irrefrenabile per questo scibile e disegnato da Marcello Mangiantini. Se non ci fosse stato l’aiuto dell’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Claudio Franceschi, tutto ciò non sarebbe stato possibile come sottolinea l’assessore alla Cultura, Massimiliano Milano: “Si tratta della prima edizione delle due previste e questo evento insieme ad altri fanno parte di un progetto legato al Teatro della Compagnia, un percorso iniziato con Endas Santerno Imola, la Pro Loco, Radio Immaginaria e i volontari che hanno il compito di strutturare un calendario di attività in questo luogo ricavato in un un oratorio quattrocentesco in stato di degrado”.
Milano continua: “Sono un artista, illustratore e pittore. Il fumetto mi piace molto. Bernabei l’ho conosciuto in questa occasione e ho notato che ci mette il cuore.
L’artista Pietro Marino dice: “Mi fa piacere incontrare gente che ama il fumetto. E’ bello rincontrare gli amici fumettisti. La rendita è quella che è ed è bellissimo vedere le capacità degli altri.
Melissa Zanella incalza: “La conoscenza con Gabriele risale al Magnus Day a Castel Guelfo. Sono entrata in questo circolo virtuso con la passione di Gabry che mi ha portato a vedere la sua fumettoteca che è meravigliosa”.
Giovanni Giorgi prosegue: “Sono un progettista meccani e faccio disegni come hobby. Sono entrato in questo gruppo di amici quando Bernabei mi ha coinvolto nel Magnus Day. Fra 10 anni spero di essere in pensione e dedicarmi di più alla parte artistica”.
Vito Baroncini ha le idee chiare: “Faccio delle cose con Enrico Folli e ci divertiamo a fare personaggi che amiamo. La figura di Gabriele è centrale, animato da un grande amore per il disegno”.
Lucio Filippucci chiosa: “Magnus è stato uno dei miei maestri. Nel suo nome ci siamo ritrovati molte volte così come a Castel Guelfo. Oggi è difficile portare persone per iniziative legate alla carta. Sono iniziative di nicchia che possono crescere ma bisogna avere pazienza e perseverare. Bisogna lavorare sulla promozione e proporre un aspetto culinario”.