“Esplora Rimini” è un mondo variegato che pone al centro la disabilità. Le attività sono molteplici e vanno da corsi ed eventi sportivi, laboratori artistici a tutto tondo, realtà in cui ci si svaga, feste e vacanze per giovani disabili di tipo intellettivo-relazionale anche se aperti alla collettività.

L’esperienza nasce dal territorio di cui sono stati individuati i bisogni e di conseguenza create opportunità. “Esplora” sorge nel 2009 ma dal 1986 a Rimini, Fiorenzo Fantini, oggi presidente, ideava progetti sportivi per inserire giovani con disabilità. I valori educativi del gioco e dello sport, dell’arte e della musica, sono alla base delle nostre azioni. I corsi sportivi riguardano l’arrampicata, le camminate orientative “TrovaTI la strada”, progetto che scaturisce dalla passione di cogliere le numerose potenzialità formative dell’educazione motoria, cioè l’orienteering come strumento per dare competenze da applicare nella vita quotidiana. Si passa poi all’urban trekking, l’escursionismo urbano come passeggiata in città che include un senso di avventura. 

 

 

Poi non mancano le attività di postura e relax, nuoto, nuoto sincronizzato, bici, escursione in bici, duathlon, calcio, basket, functional training, tuttosport e ultimate frisbee. Tra i corsi artistici ci sono i balli, il circolo dei Musicanti, il cucito creativo e il laboratorio d’arte. Pure il mare è protagonista in Esplora Rimini con i Sabati al Mare, la vela, veleggiate al tramonto con cena a bordo, canoa singola e doppia, nuoto in acque libere. Il progetto “Campus per l’autonomia” nato ad aprile 2022, è stato pensato per ragazzi e ragazze che hanno da poco concluso il percorso scolastico e che necessitano di sviluppare, potenziare e consolidare le autonomie personali con specifico indirizzo per le competenze socio-relazionali e lavorative in preparazione alla vita adulta. “Bar Sport” è uno spazio di aggregazione rivolto a ragazzi con difficoltà, nato per offrire un luogo in cui incontrarsi. Si è tramutato in uno spazio da far proprio e da curare, un luogo dove sperimentarsi in gruppo, dove costruire obiettivi comuni e individuali. Il Bar Centrale è un progetto che si prospetta come un processo di crescita per persone con disabilità fisico-intellettiva. “2 ruote x la città = + autonomia x tutti” è rendere autonomi i ragazzi nei loro spostamenti da casa a scuola, lavoro, centri educativi, luoghi che caratterizzano il tempo libero e gli interessi personali. E si fa utilizzando un mezzo sostenibile e, per ragazzi con disabilità intellettiva, un mezzo “possibile”, cioè la bicicletta. Il progetto “Up and Go” è un’esperienze transnazionale per la vita indipendente e l’empowerment. E’ l’obiettivo che offre a giovani svantaggiati l’opportunità di svolgere un tirocinio all’estero di due settimane. Riservato a giovani tra i 18 e 35 anni che si trovano in situazione di criticità cognitiva, disagio mentale o in una condizione di marginalità. Poi sono in programma eventi e avventure e il trekking in natura con zaino in spalla, scarponcini e una sola parola d’ordine, camminare.

“Non abbiamo organizzato nulla di particolare per la Giornata mondiale della Salute Mentale”.

L’educatrice dell’associazione sportiva e culturale “Esplora Rimini”, Giulia Intra, si riferisce al fatto che in occasione del 10 dicembre questa realtà non si è espressa perché “abbiamo un programma che seguiamo radicalmente con giornate programmate da tempo. Abbiamo anche una pedagogista e svolgiamo attività sportive ma anche il canto”.

Domenica scorsa addirittura sono arrivate due cicliste ipovedenti che hanno compiuto il giro del mondo: “Noi stessi – continua l’educatrice – siamo andati in tandem da Rimini a Roma con i ragazzi”.

Infine Giulia Intra entra nel merito del suo mestiere: “Lo concepisco proprio come un lavoro, una professione. 

Ma mi rendo conto che c’è anche la passione che mi dà soddisfazione. Mi rendo conto della fortuna che ho anche se è chiaro che la parte sentimentale la devo lasciare un po’ a casa. La disabilità? Non  ci sono schemi né maschere. Tutti ti accettano così come sei”.

Mirko Melandri