“Al Challenge a Brescia, lo scorso fine settimana, ho corso i 400 metri arrivando ottavo col crono di 47”88. L’ho preso come un allenamento perché non era la mia distanza. Mi sono riconfermato e sono soddisfatto anche perché 10 giorni prima ero stato malato con febbre e placche in gola”.

Francesco Conti, atleta dell’Atletica Imola Sacmi Avis, fa il punto della situazione.

“Ho gareggiato anche ad Asti e Conegliano Veneto essendo già qualificato per i campionati italiani Assoluti in programma il 29 e 30 giugno a La Spezia. Prima, in questo weekend correrò una gara importante, un meeting internazionale, a Trieste

Per raggiungere l’obiettivo tricolore al massimo della condizione Francesco sta lavorando duramente: “Mi impegno in 10 sessioni di un paio d’ore a settimana. Ho recuperato dal malanno perché gli ultimi 400 sono stati l’indice che ero in forma”.

Il mezzofondista imolese scende nei dettagli: “Alleno di più la resistenza. Faccio un lavoro di rifinitura per puntare più sulla qualità che sulla quantità”.

Dal 2012 l’atleta di casa nostra ha come allenatore Vittorio Ercolani: “Abbiamo un bellissimo rapporto. E’ severo quando serve, si arrabbia se necessario ma è anche ricco di umanità. Ho invitato anche lui al mio dottorato in matematica in programma il 4 luglio”.

Sulle piste e sui luoghi in cui si allena Conti ha le sue idee: “L’impianto del Romeo Galli è bellissimo, sia la pista che il Circondario con il Parco delle Acque Minerali. Ma posso testimoniare anche di due esperienze all’estero. In Sudafrica c’erano delle fantastiche condizioni per allenarsi, in altura, con percorsi sterrati battuti, lunghi e belli a Potchefstroom. In Marocco le strutture erano peggiori ma costava meno”.

Il 29enne spiega come ha scelto questo sport: “Alle scuole elementari facevo ginnastica artistica, poi in prima media mi sono iscritto ad atletica e non l’ho più abbandonata. Quando sei un ragazzino ti fanno provare tutte le specialità poi crescendo vieni indirizzato in base alle caratteristiche e a quello che ti piace maggiormente. Correvo i 400 metri, la misura più lunga per un velocista e gli 800 metri, la più corta per un mezzofondista. Poi a 19-20 anni mi concentrai su quest’ultima”.

Con le Olimpiadi porte Conti non è tanto possibilista: “Ci si prova, una finestra è ancora aperta ma non credo di far segnare il tempo adatto. Poi per le prossime credo non correrò più”

In azzurro l’atleta è stato presente: “Ero in nazionale da Junior fino al 2014 e ho un bellissimo ricordo. A marzo ero in nazionale ma non sono stato scelto”.

Ecco uno spot per l’atletica leggera: “Ti fa crescere molto di più come persona rispetto ad altri sport. E’ molto bello il rapporto di amicizia, la coesione del gruppo. E’ vero che è una disciplina individuale ma conta anche il senso di appartenenza alla squadra”.

Un ultimo pensiero agli Europei in cui l’Italia è stata grande protagonista: “Sono stati bravissimi. In particolare, negli 800 metri, Catalin Tecuceanu è salito sul gradino più basso del podio mentre Simone Barontini e Francesco Pernici si sono fermati in semifinale”.