“Giovedì ho gareggiato nei 400 metri a un meeting a Castelfranco Emilia arrivando quinta migliorando il personale (58’61). Poi due settimane ho fatto segnare il personale negli 800 col crono di 2’12”88 e il record sociale under 20”.

Lovepreet Rai, che corre anche gli 800 e a volte i 1500, racconta l’ultima gara che ha disputato.

“Ora sono 11esima in Italia e voglio entrare nella serie buona per affrontare al meglio i campionati italiani under 20 in programma dal 26 al 28 luglio a Rieti. Sono già qualificata ma voglio partecipare alla batteria in cui ho più possibilità di emergere”.

Sara, per gli amici, spiega il rapporto tra le due società, la Sacmi Avis e l’Atletica Lugo: “Dai 16 anni ci si separa. I maschi militano per la prima mentre le ragazze per la seconda”.

Sabato 20 e domenica 21 luglio l’atleta che vive a Villa Vezzano parteciperà a una competizione: “Si tratta di un incontro con la rappresentativa regionale in cui mi cimenterò sugli 800 metri insieme a realtà della Croazia, della Serbia e alcune regioni del Nord Italia

L’allenatore del mezzofondo è Vittorio Ercolani di cui Lovepreet dice un gran bene: “L’ho conosciuto nel 2017 e ho iniziato grazie a lui anche se ufficialmente mi segue dal 2019. E’ molto disponibile, mi porta ad allenamento. E’ bravo a prepararmi per il mezzofondo. Essendo stato un atleta conosce in cui non sei al massimo perché puoi avere problemi a scuola, ti ascolta e c’è dialogo. E’ anche severo quando vuole rimetterti sulla retta via”.

L’atleta, nata il 18 gennaio 2005, ha cominciato da piccola con la ginnastica artistica e il nuoto ma poi ha scelto questo sport e ha un sogno: “Andare prima o poi alle Olimpiadi sarebbe fantastico. Anche essere convocata nella nazionale giovanile. Voglio sperare in grande”.

Il nome Lovepreet suscita curiosità ed è lei stessa a parlarne: “Sono nata a Mantova ma i miei genitori sono indiani. In punjabi, un dialetto indiano, il mio nome significa “amore sincero” o “amore profondo”.

Rai scruta la sfera di cristallo: “Fra 10 anni mi vedo tra le migliori della penisola e di entrare in un Gruppo delle Forze Armate come atleta professionista”.

Infine la sportiva richiama i bambini a provare l’atletica leggera: “Si tratta di uno sport che insegna tanto. E’ uno sport individuale con dei bei principi. Lotti contro te stesso, contro il cronometro”.

A Roma, agli Europei, Sara non poteva mancare: “Ho seguito gli 800 donne, i 1500 uomini, tutte le staffette, il salto con l’asta e in lungo uomini. Ho notato che c’è una sana competizione. Mi è rimasto impresso Tamberi che ha fatto una grande prestazione e dopo si è rivelato uno showman”.