CLAI IMOLA 0
PERUGIA 3
IMOLA: Pomili, Rizzieri 1, Bacchilega 6, Pinarello ne, Mescoli 10, Ravazzolo 6, Arcangeli ne, Migliorini, Mastrilli (L) ne, Gambini (L), Visentin, Messaggi 7, Bulovic 8, Stival. All. Caliendo
PERUGIA: Gryka 3, Traballi ne, Orlandi 1, Sirressi (L), Pecorari 4, Ricci, Recchia (L), Bartolini 9, Cogliandro 5, Cekulaev 3, Nemeth 7, Gardini 12, Rastelli 7, Ungureanu ne. All. Giovi
Parziali: 20-25, 16-25, 16-25.
Imola chiude al quarto posto la “Clai Cup- Memorial Spadoni”. Le imolesi hanno sfidato squadre blasonate che tra una settimana saranno al via del campionato di serie A1. Dopo aver perso la semifinale con Cuneo sabato il team allenato da coach Nello Caliendo è tornata in campo domenica per perdere la finalina contro la Bartoccini- Mc Restauri di Perugia.
Il tecnico napoletano cambia parecchio nel sestetto iniziale inserendo Rizzieri in cabina di regia al posto di Pinarello, Ravazzolo al centro per Migliorini, Bulovic in banda per Mescoli e Gambini come libero. Le scelte pagano e la Clai si porta immediatamente avanti nel punteggio grazie soprattutto ad una ritrovata solidità difensiva e a buone percentuali in attacco. Perugia inizialmente è imprecisa nelle scelte, sbaglia parecchio e per tutto il primo parziale si trova quindi ad inseguire. Dopo una lunga e faticosa rincorsa, le umbre ritrovano la parità sul 18-18 e gestiscono poi con più maturità i momenti finali del set portandosi così in vantaggio per 1-0. Da quel momento in poi, la squadra di Andrea Giovi ritrova gradualmente tutte le sue certezze, alza la qualità della propria pallavolo e gestisce con intelligenza il ritmo dell’incontro, anche se Imola riesce a rimanere sempre attaccata alle avversarie grazie ad una prestazione complessiva di grande volontà e dedizione. La parte centrale del secondo set è molto combattuta e spettacolare, ma ancora una volta è la maggior esperienza a fare la differenza nei momenti che contano davvero e Perugia trova il modo di scappare di nuovo via. Dal 13-14 in poi è un monologo per le ospiti, che sfruttano la pericolosità offensiva di Gardini e Nemeth per scavare il solco decisivo e andare avanti 2-0. Anche il terzo parziale è contraddistinto dall’equilibrio almeno nella sua fase iniziale. Mescoli, Migliorini e Messaggi, entrate a gara in corso con la giusta determinazione, danno il loro prezioso contributo e la squadra ribatte colpo su colpo alle più quotate rivali senza alcun timore reverenziale. Perugia ha comunque più qualità e anche nel set conclusivo riesce ad allungare all’improvviso e a mettere così le mani su una vittoria sicuramente meritata ma probabilmente più complicata di quanto il punteggio posso far credere. Imola esce dal parquet con un’altra sconfitta ma assolutamente a testa altissima, consapevole di aver creato parecchie difficoltà ad una squadra che ha tutte le carte in regola per ben figurare nella massima categoria nazionale. All’esordio in campionato di Mastrilli e compagne mancano due settimane e il percorso da fare è ancora molto lungo e tortuoso, ma il fine settimana appena vissuto ha lasciato buone sensazioni allo staff tecnico soprattutto per quando riguarda l’approccio alla partita e il carattere mostrato dalle santernine.
Questo il commento di Arianna Gambini a fine match: “Siamo davvero onorate di aver potuto giocare contro squadre di altissimo livello, è stata un’esperienza bellissima. Siamo entrate in campo con il sorriso uscendone poi a testa alta. Ieri la partita con Cuneo non è andata benissimo, mentre oggi nonostante la sconfitta non abbiamo mollato fino all’ultimo pallone e siamo riuscite a combattere nonostante l’avversario fosse davvero molto impegnativo. Ci siamo fatte trovare pronte e siamo riuscite nell’obiettivo non semplice di tener testa a Perugia. Sono felicissima di far parte di questa squadra; la società è molto organizzata e le mie compagne mi hanno fatto sentire tutto il calore necessario fin da subito. Mi danno parecchi consigli e io sto cercando di assorbire tutto come una spugna, soprattutto quanto mi dice Alessia Mastrilli che rimane nel gruppo il mio punto di riferimento assoluto”.
Nell’atto conclusivo della manifestazione vittoria di Cuneo su Talmassons, con le piemontesi che si aggiudicano con pieno merito il torneo senza perdere nemmeno un set. Kapralova e Lazic sono state indiscusse protagoniste in campo e la palleggiatrice Noemi Signorile (Cuneo Granda Volley) premiata come MVP della manifestazione dai figli di Francesco Spadoni, fondatore della Clai nell’ormai lontano 1969 e personaggio di spicco all’interno della storia dello sport imolese al quale è stata intitolata questa kermesse di grande pallavolo.